FAMIGLIA, SOLIDARIETA’ SOCIALE E INTEGRAZIONE

Il Comune unico sta portando dei cambiamenti anche a livello sociale: in particolare lo sviluppo di timori legati a perdita d’identità, aumento della distanza dalle istituzioni, possibile crescita di sacche di disagio, ecc. al tempo stesso si aprono opportunità legate a fondi per lo sviluppo e investimenti a lungo termine .

Da un lato occorre valorizzare le tradizioni culturali sia di Incisa che di Figline (vedasi Palio) anche con il recupero e riutilizzo di luoghi-simbolo dei due centri e dall’altro, partendo dalle associazioni, occorre fortemente promuovere sinergie e progetti comuni.

 Sostegno all’associazionismo

  • Aggiornare la mappatura delle associazioni e degli spazi ad esse destinati dal Comune
  • Istituire un Tavolo permanente di collaborazione tra le scuole, il Comune e le Associazioni per l’individuazione di obiettivi condivisi e la realizzazione di progetti concreti
  • Individuare spazi di proprietà comunali non utilizzati e renderli fruibili alla cittadinanza, alle associazioni
  • Promuovere e incentivare progetti che mettano in moto circuiti virtuosi di produzione di servizi, benessere della cittadinanza e creazione di posti di lavoro, ad esempio attraverso una gestione partecipata tra Comune, cittadinanza e Cooperative Sociali per la manutenzione delle aree verdi o la gestione di punti di ristoro, progetti di educativa di strada o attività culturali, educative e ricreative.
  • Avvio concreto del “ tavolo di consulta delle associazioni” per progetti sociali e culturali
  • Istituire presso il Centro sociale il Giardino l’albo degli assistenti familiari per anziani e disabili attraverso la promozione di corsi di formazione qualificati

 Integrazione e Vivibilità degli spazi urbani

Occorre privilegiare l’inclusione e la prevenzione del disagio proponendo una visione della sicurezza che non sia limitata alla repressione e al controllo di comportamenti “devianti”. Occorre inoltre tenere conto che la popolazione straniera rappresenta il 9% della popolazione locale e che favorire una buona integrazione interculturale può diventare fonte di arricchimento e di crescita generale:

  • interventi che rendano le piazze realmente luogo di aggregazione
  • progetti volti a dare opportunità ai giovani per essere protagonisti dei loro luoghi aggregativi (vedasi esperienza Centro giovani a Matassino)
  • iniziative aperte alla cittadinanza che rendano più costante e visibile la presenza delle associazioni e della polizia municipale
  • istituzione della consulta delle comunità di stranieri
  • Avviare una graduale revisione delle politiche sociali comunali, per una più efficace politica d’integrazione e d’interscambio culturale
  • Istituzione di uno sportello d’accoglienza informativa con personale formato e multilingue.
  • Corsi di lingua italiana gratuiti  per adulti con insegnamento anche della storia locale.
  • Favorire l’inserimento di bambini e adolescenti  tramite il coinvolgimento nelle attività sportive Favorire gli  eventi e le feste di valorizzazioni di diversità culturale.

Famiglia

La risposta dei servizi sociali comunali non può limitarsi al solo sostegno economico, ma va sostenuta la creazione di una rete di solidarietà tra famiglie.

Rifacendoci al concetto di “Famiglia” nel senso più ampio e inclusivo del termine.

Molte famiglie si sentono isolate e prive di sostegno quando non entrano a far parte di una rete di solidarietà sociale spontanea (non si possono “istituzionalizzare” i meccanismi di solidarietà che permettono alle famiglie di attivare meccanismi di mutuo-aiuto ad esempio per prendere i bambini a scuola o tenerli in orario extra scolastico, o nei fine settimana in cui i genitori devono lavorare, ecc). Riteniamo che si debba intervenire facilitando la reciproca conoscenza tra le famiglie e la frequentazione tra i bambini e le bambine anche in orario extrascolastico, quindi agire rendendo accessibili a tutti le attività sportive, ludico-ricreative e culturali rivolte a bambini/e e ragazzi/e e alle loro famiglie. Ancora una volta la scuola e le associazioni potrebbero dare un significativo contributo in tal senso.

Si potrebbero inoltre promuovere forme di affido familiare, opportunità di crescita nel prescuola o doposcuola, tenere aperta la biblioteca con orario continuativo, creare una sorta di “banca del tempo” per mettere a disposizione risorse di volontariato per il sostegno logistico a famiglie in difficoltà.

Altri interventi di sostegno alla famiglia

  • Utilizzo più esteso dell’indicatore ISEE, soggetto a stretti controlli di veridicità.
  • Realizzazione di uno Sportello Orientamento per coppie, minori, giovani e anziani promosso dalle istituzioni, in collaborazione con realtà associative territoriali e gli istituti scolastici
  •  Valutazione di ‘impatto familiare’ degli atti comunali per monitorare l’efficacia e l’efficienza delle politiche adottate attraverso un osservatorio coordinato dalle associazioni di volontariato per un’attenzione condivisa di notizie e progetti
  • Concreto sostegno economico all’infanzia anche in forma di tariffazioni proporzionate al numero dei componenti familiari
  • Promuovere la “family card” che permetta alle famiglie di ottenere una serie di agevolazioni applicate direttamente dagli operatori economici e da associazioni di categoria
  • Insediamenti di edilizia pubblica e convenzionata con assegnazioni prioritarie alle giovani coppie, rafforzamento dei nidi e dei servizi a domicilio per anziani e disabili gestiti da cooperative ed associazioni;

 Solidarietà

  • Promuovere le cooperative sociali, in particolare per disabili, attraverso specifiche convenzioni per servizi di pubblica utilità e uso degli spazi
  • Analisi del bisogno delle famiglie (vedasi in particolare Matassino e Incisa) e rafforzamento dell’offerta scolastica comunale (nuova scuola materna?) attraverso accordi intercomunali, laboratori didattici per l’ampliamento dell’offerta formativa, servizi durante il periodo estivo
  • Istituzione di specifici corsi sportivi patrocinati dal comune rivolti ai disabili

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